L’albergo diffuso è un tipo di struttura ricettiva che si sviluppa all’interno di edifici storici e di pregio, situati in piccoli centri urbani o rurali. In questo modello di ospitalità, le camere non sono concentrate in un’unica struttura, ma sono distribuite in diversi edifici, che possono essere anche distanti tra loro. L’obiettivo dell’albergo diffuso è quello di valorizzare il patrimonio architettonico e culturale delle aree interne dell’Italia, stimolare la crescita economica delle comunità locali e offrire ai turisti un’esperienza autentica e unica.
L’idea dell’albergo diffuso è nata in Italia negli anni ’80 come soluzione per il recupero e la riqualificazione di borghi abbandonati. I primi alberghi diffusi sono nati a Sauris, in Friuli-Venezia Giulia, a Bosa in Sardegna e ad Alberobello in Puglia, negli anni ’90.
Nel 2006 è nata l’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi (ADI), un’organizzazione senza scopo di lucro fondata dall’imprenditore Giancarlo Dall’ara, che rappresenta e supporta gli alberghi diffusi in Italia, offre servizi di consulenza e formazione ai suoi associati, organizza eventi e attività per promuovere la cultura dell’albergo diffuso. In una mappa consultabile a questo link potete visionare gli alberghi diffusi d’Italia.
L’aspetto più rilevante dell’albergo diffuso è che promuove il concetto più ampio di di ospitalità italiana caratterizzata in primis, fin dall’antichità, dal far sentire l’ospite a casa: il turista non è più tale, ma membro “momentaneo” della comunità; vive esperienze autentiche, scopre la vita delle persone che abitano i luoghi che visita; si sente per un breve momento “di casa”.